martedì 21 ottobre 2008

Qualche dato sulla ricerca universitaria

Professori in piazza contro la Gelmini. Studenti aizzati e fomentati a protestare contro qualcosa che neanche conoscono. Ricercatori che pensano soltanto al loro posto di lavoro e al loro stipendio invece di guardare al sistema Italia. Qualche dato impressionante sulla ricerca in Italia, ed evidentemente non è solo colpa dei mancati finanziamenti: Dal documento di Lorenzo Marrucci, prof. all'Univ. Federico II di Napoli, del 2004 il numero di pubblicazioni scientifiche apparse sulle due riviste scientifiche più prestigiose, cioè Nature e Science. Il periodo di riferimento è il decennio 1994-2003. Questo numero è poi rapportato al numero di docenti di ciascun ateneo (al 2003) il cui campo di studio rientra tra quelli rappresentati su queste riviste. In questo modo si ottiene il numero medio di articoli pubblicati su Nature e Science per ogni docente, limitatamente ai docenti dei campi appropriati, in modo da rendere la classifica indipendente dalle dimensioni dell’ateneo. Sopra l'indicatore 10 troviamo Trieste SISSA: 29 docenti, 14 articoli pubblicati per un valore di 48,3; Normale di Pisa: 32 docenti, 8 articoli pubblicati per un valore di 25; Milano San Raffaele: 52 docenti e 7 articoli pubblicati per un valore di 13,5. Tutti gli altri a livelli infini, citandone due a titolo di esempio si può prendere Roma La Sapienza: 2491 docenti, 57 articoli pubblicati per un valore di 2,3; Bologna: 1441 docenti, 19 articoli pubblicati per un valore di 1,3. Ecco le note dolorose del confronto con gli USA e l'UK. Univ. di Harward: 1200 docenti, 1142 articoli pubblicati per un valore di 95,2; Univ di Berkeley: 650 docenti, 576 articoli pubblicati per un valore di 88,6; Univ. di Oxford: 670 docenti, 416 articoli pubblicati per un valore di 62,1. Penso che sia più che sufficiente...

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