martedì 28 ottobre 2008

Cosa prevede la finanziaria 2009 per l'istruzione

Il dibattito degli ultimi tempi si è affossato da una parte sulla legge 133 e dall'altra sul DL 137 attualmente in fase di conversione in legge presso il Parlamento. La maggior parte delle persone ne hanno parlato in termini impropri, utilizzando espressioni come "riforma" oppure accostando la razionalizzazione scolastica ai licei ed all'università, che non vengono minimamente toccati se non a livello finanziario.

Tuttavia attualmente è in discussione il "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011", meglio conosciuto come legge finanziaria. L'iter parlamentare porta il numero 1714 ed è attualmente alla Camera dei Deputati per la prima lettura. È estremamente probabile che gli ambiti di manovra siano piuttosto ristretti, quindi non ci saranno stravolgimenti né rispetto alle linee guida del DPEF né tanto meno rispetto alla stesura attualmente in via d'approvazione.

Cosa dice la manovra finanziaria del Governo? A mio avviso, cose estremamente interessanti che vale la pena di approfondire. La parte che riguarda l'istruzione è la tabella 7, centinaia di pagine per un totale di 26Mb in formato pdf. Innanzitutto va specificato che l'attuale Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca riassomma a sé ciò che nel Governo Prodi II era stato scisso in due dicasteri, l’ex Ministero della pubblica istruzione e l’ex Ministero dell’università e della ricerca scientifica, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale. Le risorse finanziarie sono state allocate sulla base della classificazione in missioni di spesa (in poche parole, le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica). Per quanto riguarda il Ministero di nostro interesse, le missioni individuate sono 6, e ricalcano quelle degli anni passati.

Partiamo da un dato: l'ammontare di cassa per l'anno 2009 è 55.349€, di 53.657€ per il 2010 e di 51.929€ per il 2011. Se la matematica non inganna, lo sforbiciamento per il Ministero ammonta a 3.420 nel prossimo triennio e non 8.000. Le riduzioni operate sulle dotazioni di spesa in relazione all’art 60, comma 1, del DL 112/2008 - già scontate nel bilancio triennale - ammontano per il 2009 a 447 milioni di euro; per il 2010 a 456,4 mln di euro e per il 2011 a 790,1 mln di euro.

Per quanto riguarda la scuola primaria, si registra un aumento della spesa per il 2009 rispetto al 2008: da 43.120€ a 43.776€.

In relazione invece all'istruzione universitaria, si registra un minimo decremento della spesa che passa dagli attuali 8.683€ a 8.549€ nel 2009. Si tratta dunque di un assestamento assolutamente minimale, che cerca di andare incontro alle esigenze di ripartizione delle risorse, peccato che questo particolare non venga sollevato dai Rettori.

Relativamente alle due principali missioni in oggetto si segnala quanto segue. Alla Missione Istruzione scolastica è assegnata la dotazione di 43.776,6 milioni di euro (pari al 79,1% dello stanziamento del Ministero), con incremento di 2313,2 milioni di euro rispetto alla legge di bilancio 2008. Lo stanziamento complessivo per la missione Istruzione universitaria è pari a 8.549,3 mln di euro (pari al 15,4% dello stanziamento del Ministero), con una riduzione di 133,5 milioni di euro (-1,5%) rispetto al bilancio 2008. In quest'ultimo ambito, 7.955€ sono dedicati al capitolo 2.3 inerente la formazione universitaria e post-universitaria, di cui 7.878€ stanziati per la voce 2.3.2, che comprende anche il famoso FFO (il fondo di finanziamento ordinario con il quale vivono le università pubbliche), il quale con 6933,6 milioni di euro registra un incremento di 67,9 milioni di euro rispetto al 2008.

Cosa significa questo in poche parole? Che praticamente per il prossimo anno il Governo non ha toccato quasi nulla, mantenendo sostanzialmente invariate le risorse anzi in alcuni casi aumentandole. Di cosa si lamentano i Rettori se l'FFO per il 2009 è addirittura aumentato rispetto a quest'anno? Di quali mirabolanti tagli parlano che impedirebbero addirittura l'acquisto del gesso per scrivere sulle lavagne?

In realtà, la famosa "scure" che si sarebbe abbattuta sul mondo dell'istruzione comincerà a lavorare soltanto dal 2010: questo significa che ci sarà un anno di tempo per trovare il modo di tagliare saggiamente, eliminare gli sprechi inutili, trovare magari ulteriori risorse (il famoso fondo di finanziamento straordinario annunciato in estate dalla Ministro Gelmini) e soprattutto mandare a compimento tutte le nuove leggi sul mondo dell'istruzione attualmente in preparazione, in particolare l'oramai attesissima riforma del mondo universitario. Nessuna persona dotata di un livello di quoziente intellettivo minimale può pensare che la spesa programmata oggi per il 2013 è da considerarsi invariabile, perché come ogni uomo onesto sa, l'economia vive giorno per giorno di variabili incredibili, quindi lamentarsi oggi dei tagli per il 2013 è da incoscienti.

Il discorso sarebbe molto più articolato e le voci all'interno della finanziaria sono molto particolari e specifiche: quello che è stato qui presentato riguarda espressamente le due voci principali sulle quali dibatte l'opinione pubblica attualmente.

Tutto il resto è fuffa...

NB: laddove non specificato, le cifre sono espresse in milioni di euro

1 commento:

  1. il grosso dei tagli arriva solo tra qualche anno!tranquilli,non ha senso protestare da ora,aspettiamo almeno di rimanere disoccupati e vedere le università trasformate in fondazioni!

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