giovedì 30 ottobre 2008

È finita la protesta apolitica? Gli scontri di piazza Navona

Alla fine, il tanto vituperato scontro di piazza è arrivato. Per diverse settimane le proteste (che non condivido né nei toni né tanto meno nei pensieri) sono filate lisce e "gioiose". I ragazzi, sfrondati di ideologismi politici e quant'altro, muniti soltanto dei vessilli delle rispettive scuole, sono scesi ripetutamente in piazza, creando certo disordine alla circolazione ma indubbiamente nessun problema di ordine pubblico. Non si sapeva neanche bene chi fosse di sinistra o chi fosse di destra, chi avesse votato Walter, Silvio o chi per loro, il che è certamente un significativo innalzamento di livello rispetto agli anni passati. Indubbiamente tuttavia, il background di base ha orientato i motivi della protesta, spingendoli di volta in volta a focalizzare maggiormente alcuni punti piuttosto che altri.

Quello che è successo ieri 29 ottobre, dopo la conversione del DL137 in legge, è stato un ritorno al cavernicolismo delle proteste studentesche: chi si arroga di assegnare patenti di democrazia ai partecipanti e dopo averle assegnate si preoccupa anche di consegnarle al destinatario, con caschi e spranghe. Ora, io non condivido nulla di quello che portano avanti quelli di Forza Nuova e l'espressione studentesca del loro movimento, Blocco Studentesco, non condivido nulla dal punto di vista politico e dell'ideologia di fondo: d'altronde, a differenza che in passato, non fanno parte della coalizione di Governo né della maggioranza in Parlamento.

Dal video che di seguito si presenta si può chiaramente vedere che erano lì in piazza con l'approvazione degli studenti, ovvero partecipando insieme a loro, con musiche canti e slogan alla protesta. Non so se è vero come dice qualcuno che si siano fatti largo nella piazza menando a destra e a manca (la logica vorrebbe che se così fosse la piazza si sarebbe ribellata, invece nulla di tutto ciò: beceri momenti di tensione non fanno una rissa contro la piazza), ciò che è vero è che un signorotto piuttosto attempato e di sinistra non ha smosso di una virgola l'animo dei ragazzi della piazza, che hanno inveito contro di lui quando ha cominciato ad urlare "Siamo tutti antifascisti!" (ergo, la piazza l'ha mandato a quel paese, non la piazza è fascista, spero che almeno questo esercizio di logica sia facile da portare a termine). Alla fine di tutto, un gruppo di comunisti appartenenti ai collettivi, centri sociali ed altra marmaglia del genere si è portata in piazza Navona con l'unico intento di fare a botte e "cacciare" i fascisti: dal filmato si vede benissimo che ciò che dà il via allo scontro (il lancio di un fumogeno ed una bottiglia) ha origine nel gruppo dei caschi bianchi. I quali sono giunti in piazza già di tutto punto preparati per lo scontro, come si può vedere dal video di Matrix, nel quale la polizia li ha intercettati e momentaneamente bloccati prima dell'ingresso alla piazza: cosa abbia spinto poi le forze dell'ordine ad accompagnare questo gruppo e a lasciare loro la libertà di muoversi resta un mistero. I ragazzi che fuggono dalla piazza avevano già fiutato l'aria che tirava, il fatto che le forze dell'ordine abbiano messo più di 5 minuti a capire l'inevitabilità dello scontro e ad intervenire per diradare i contendenti resta anch'esso un mistero. Non dovevano frapporsi fra i gruppi come qualcuno chiede (la polizia non può mai mettersi in mezzo se non in grandi forze), ma quanto meno rimanere vigili e prontissimi, cosa che non è avvenuta a mio avviso. Sarà anche vero che quei bastoni e quei caschi sul camion non dovevano esserci, sarà anche vero che la polizia doveva controllare meglio: ma è ancora più vero che quei bastoni e quei caschi c'erano anche ieri e l'altro ieri, quando nulla è successo, nessuno scontro, niente di niente, solo canti e balli con la musica pompata dalle casse. È già finito il mito dell'onda apolitica come si chiede Il Riformista? Probabile, sempre che sia davvero iniziata, ma in Italia non potrà mai esserci un movimento apolitico finché non ci si libererà dei fantasmi del passato: invece di essere contro le dittature, c'è chi ancora oggi si arroga il diritto di essere comunista e chi non è antifascista non ha diritto di parola e democrazia, in uno strano avvitamento irrazionale che grida vendetta contro chi, come noi, è contro tutte le dittature, comunismo compreso.

Comunque, non stanchi di tutto ciò, alle 16:00 questi signorotti hanno improvvisato una manifestazione alla Sapienza gridando di essere stati aggrediti e quant'altro. Franco Giordano di Rifondazione Comunista si è indignato a Matrix per la presenza del camion di Blocco Studentesco alla manifestazione (che dire invece del furgone dove lo "studente" attempato di sinistra inveiva contro il Governo?), tentando la solita sortita comunista di ribaltamento e divorzio dalla realtà.

Io non difendo i signori di Blocco Studentesco ma oramai provo sempre più odio e disprezzo per questi comunisti che seminano panico e terrore nelle città e poi fanno le faccette angeliche... Siamo stanchi, ve ne dovete stare fuori dal Parlamento come hanno voluto gli Italiani e lasciare alle forze politiche democraticamente elette e agli studenti liberi di manifestare il loro dissenso in maniera pacifica. Indipendentemente dal fatto che si condivida questa protesta nei modi, nei toni e negli slogan che, come ripeto, non sono di mio gradimento.

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EDIT 01/11/08: la tesi complottista dell'infiltrato della Polizia all'interno del Blocco avanzata dagli studenti di sinistra e propagata dal Corriere è stata smontata da La Repubblica con questo video. In relazione alle foto che mostrano alcuni studenti del Blocco aggredire altri studenti presenti sulla piazza, si tratta né più né meno (forse più) che di una aggressione di stampo fascistoide a danno dei presenti. Tale aggressione non ha alcun collegamento cronologico con quanto avvenuto dopo: come si vede dai video, centinaia di studenti cantano e ballano alle musiche del Blocco prima dell'arrivo dei Collettivi e fuggono in seguito alla presenza degli stessi. Se fosse confermata la versione che vuole i Collettivi della Sapienza chiamati a comando, si aprirebbe un altro capitolo: chi li ha chiamati? Con quale scopo? 200 persone che si portano in una piazza con caschi e volto coperto, e con bottiglie di vetro e fumogeni in tasca, a casa mia tutto hanno tranne che un intento pacifico...

Nota di cronaca: non sono state le foto pubblicate su Flick che avrebbero dovuto aprire anche questo capitolo nelle indagini della Polizia, in quanto le testimonianze di questo assalto sono state raccolte anche dai telegiornali nei loro servizi, in primis la già ricordata trasmissione di Matrix (video).

EDIT 03/11/08: ulteriori dati. A chiamare un dirigente del Partito della Rifondazione Comunista sarebbe stato un liceale del Tasso, a quel punto il tam tam delle chiamate sarebbe stato breve: probabilmente meno di un'ora per giungere a piazza Navona. Il racconto-intervista raccolto dal Corriere qui, nel quale si dice chiaramente che i militanti del PRC si sono portati nella piazza con il chiaro intento di "fare a botte". In questo servizio di Matrix un montaggio molto ben fatto sugli scontri di piazza Navona.

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