lunedì 10 novembre 2008

Lobby dei concorsi: così ti imbelletto il prof compiacente

Una "lobby potentissima": è questo ciò che hanno individuato le forze di polizia. Un gruppo di potere che da almeno 15 anni deciderebbe a tavolino il bello ed il cattivo tempo dei concorsi universitari in Economia agraria. Utilizzo il condizionale perché, a causa di un presunto vuoto legislativo, la corte ha deciso di archiviare il tutto.

Il principale responsabile di questi trucchi sarebbe il prof. Mario Prestamburgo, ordinario di Economia agraria in quel di Trieste, poi anche eletto parlamentare dell'Ulivo, il quale, con una lettera strettamente personale, inviò a sette colleghi indicazioni per filo e per segno su come schedare i professori in sede di valutazione. Nell'arco di questi anni sarebbero state create vere e proprie tabelle di affidabilità del commissario, utilizzate ancora in tempi recenti: tutto ciò che contava in queste tabelle era la compiacenza dello stesso, nessun cenno si trova infatti riguardo a produzione scientifica. Inutile dire che i candidati erano scelti più per "simpatia" che altro.

Fonte: Franca Selvatici per La Repubblica.

Abbiamo poi il caso dell'ex Rettore dell'università statale di Foggia, l'ex Magnifico Antonio Muscio, il quale prima di lasciare l'incarico il 31 ottobre al suo successore Giuliano Volpe, ha voluto fare un regalo alla Facoltà di Agraria, dove era ordinario di Zootecnica speciale: suo figlio. Già, proprio così, perché risulta che il 30 ottobre, cioè esattamente un giorno prima di lasciare l'incarico in via definitiva, ha firmato il decreto rettorale con il quale assegna l'incarico di ricercatore in Economia applicata al figlio Alessandro. I commissari ovviamente non hanno avuto nulla da eccepire nel ritenerlo migliore dei suoi colleghi partecipanti al concorso: tra l'altro a suo carico risultano ben 6 pubblicazioni (di cui 4 in Inghilterra), ed una specializzazione nel Sussex. Finalmente un esempio nel quale, nonostante la parentela, si favorisce il merito? Macché! In Italia, fino al 30 ottobre 2008, non risultava nessun ricercatore in Economia applicata presso qualsiasi Facoltà di Agraria: il prof. Muscio ha voluto colmare questa lacuna...

D'altronde, il prof. Muscio è il padre-padrone dell'università: l'ha creata, l'ha diretta e l'ha fatta crescere. Nell'Ateneo tra l'altro sua figlia Rossana è dirigente del personale tecnico amministrativo, incarico già ricoperto dalla madre e moglie del Muscio. Ovviamente parenti stretti ma anche parenti acquisiti: ivi lavorano anche il marito di Rossana nonché la moglie di Alessandro Muscio fresco ricercatore.

Il mio stimato "collega" nuovo rettore Giuliano Volpe (collega perché siamo entrambi archeologi, non per altro!) ha già detto di non poter fare nulla per questa situazione che lui eredita ma che ha già varato nuove norme che intendano limitare queste occasioni, sebbene l'iniziale testo sia stato in qualche modo "accomodato" tale da renderlo meno incisivo di quanto non si sia fatto a Bari, la capitale nazionale del nepotismo accademico.

Fonte: Giuliano Foschini per La Repubblica.

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