martedì 18 novembre 2008

Io, barone 70enne, non me ne vado!

Questa è la storia di un professore ordinario all'università di Perugia, il 70enne prof. Lanfranco Rosati, il quale si è visto recapitare a casa una lettera con la quale il Consiglio di Amministrazione procedeva al suo pensionamento. Perché? Con le ultime disposizioni, si vuole limitare a 70 anni l'età massima di permanenza nella docenza universitaria, favorendo in tal modo (ovvero obbligando) le università a procedere ad un ricambio generazionale più veloce.

Ma il prof. ha protestato: ha fatto ricorso al TAR il quale ha per il momento sospeso il provvedimento. Dalla parte dell'esimio accademico ci sarebbero articoli scientifici tesi a dimostrare che 70 anni sono l'età d'oro della mente: io ero rimasto che, sulla base della produzione scientifica attuale, l'età migliore e più produttiva è quella compresa tra 35-40 anni, ma evidentemente mi sbaglio. O forse no... La principale preoccupazione del Rosati non sono soltanto, o non tanto, i suoi alunni (tanto prima o poi in pensione ci dovrà andare quindi qualcuno che si vedrà con i corsi a metà ci sarà sempre: chi ha frequentato il corso di Storia Romana del prof. A. Giardina alla Sapienza dopo un anno si è visto il prof. trasferirsi a Firenze e quindi costretto a dare l'esame con il suo sostituto, il prof. E. Lo Cascio: io sono uno di questi), ma soprattutto dottorandi e ricercatori ai quali, ci tiene a metterlo in chiaro, "ho cercato un bando di concorso mettendoli nella condizione di vincerlo con anticipazioni ed una buona presentazione del candidato ai commissari". Un barone che dispensa raccomandazioni, ehm pardon, consigli? Ma no, certo che no, i suoi alunni erano di fatto i migliori, visto che il Rosati si appella (ergo si paragona) a mostri sacri della scienza come Norberto Bobbio, Margherita Hack e Rita Levi Montalcini (quella che ci seppellisce a tutti)!

Ma non solo: infatti anche la figlia era la migliore se, come pare, nel marzo scorso ha vinto un posto come ricercatore in pedagogia generale e sociale proprio in quel di Perugia dopo che, per sua "fortuna", il candidato avversario si è magicamente dissolto al momento dell'orale lasciandola sola soletta a competere per l'unico posto disponibile... E come potrà fare la dolce Agnese senza l'aiuto di papà Lanfranco?

«Non me ne vado, se lo scordino, io dall'università non me ne vado».

Fonte: Alessandra Cristofani per La Stampa del 17/11/08.

4 commenti:

  1. simo, che storiaccia! ma hai letto sul corriere tutte le storie che stanno arrivando in redazione, simili a questa che racconti?

    lo sai che non sapevo che giardina fosse andato a firenze?

    nicoletta

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  2. Purtroppo in questi giorni sto preparando l'esame per l'accesso alla Scuola di Dottorato (99 su 100 sarò il primo degli esclusi), infatti scrivo pochissimo.
    Cmq l'altra volta avevo pubblicato la lettera di un ricercatore che testimoniava de visu il colpo, grosso ma non definitivo, dato dal decreto 180 agli accordi sotto banco.

    Purtroppo è incredibile constatare come noi studenti sappiamo queste cose da tempo immemore, mentre il Paese le scopre soltanto oggi: sono un po' come le chiacchiere da bar, che tutti sanno ma tali rimangono finché qualcuno non le tira fuori sul serio.

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  3. innanzitutto: in bocca al lupo per la prova di dottorato!

    sì, queste cose le sanno tutti, ma sembra che alla fine non le sappia nessuno... che siano favole! in realtà, si è appena tolto il coperchio...

    un saluto, e ancora in bocca al lupo!
    nicoletta

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  4. Salve,

    dal momento che le premesse relative al mio pensionamento sono false e sbagliate, preciso in primo luogo che piuttosto di subirlo, il pensionamento l'ho definito io per soddisfare necessità funzionali al mio dovere (esami, tesi di laurea, etc.) per il 1 Aprile pv, pur avendo ottenuto dal tar il trattenimento in servizio fino al 2010.

    Le falsità ed i commenti artificiosi e stupidi sono solo pretesto per una querela, soprattutto quelli riguardanti la dott.sa Agnese Rosati.
    Per siffatte ragioni la prego di rimuovere immediatamente tutto ciò che mi riguarda.
    Se vuole notizie sul mio conto per conoscere la mia attività scientifica basta cliccare sul mio nome e cognome.
    Se entro una settimana non provvederà alla rimozione del Post all'interno della sezione del 18 Novembre 2008, "Io, barone 70enne, non me ne vado!" , mi sento autorizzato a procedere alle vie legali.

    Cordialità,
    Lanfranco Rosati

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