giovedì 23 ottobre 2008

Il controdossier della sinistra sulla scuola è un FALSO

Riprendo dalla pagina de ilmessaggero.it il controdossier che il PD ha preparato per rispondere al dossier del Presidente del Consiglio sulla riorganizzazione della scuola voluta dal Ministro Gelmini e le restrizioni finanziarie decise dal DPEF di agosto.
  • Nel Piano programmatico inviato al Parlamento scompare il tempo pieno e compare la dizione "estensione delle ore di lezione fino a un massimo di 10 ore settimanali comprensive della mensa": si pensa dunque a un doposcuola di tipo ricreativo che è una cosa ben diversa dal tempo pieno didattico.
È una cosa matematica: se 2 insegnanti su 3 non insegneranno, giacché non li si può lasciare a poltronare li si deve impiegare in qualche altra mansione. Si chiama "estensione del servizio". Il doposcuola è per altro in linea con il decreto 59/2004 (come citato nel piano ed opportunamente occultato dal PD) che all'art. 7 comma 4 parla esplicitamente di 330 ore annue da dedicare «all'assistenza educativa da parte del personale docente nel tempo eventualmente dedicato alla mensa e al dopo mensa» (fonte). Già allora si disse che la riforma Moratti voleva abolire il tempo pieno: il risultato fu che il tempo pieno non fu diminuito neanche di un'ora (altrimenti oggi non si parlerebbe di abolizione del tempo pieno!). Uno Stato liberale concede alle famiglie la possibilità di scegliere, non impone per legge ai bambini l'indottrinamento sul modello "teste vuote ma ben fatte". Sono inoltre previste opzioni organizzative da 27 e 30 ore che corrispondono all'esigenza di fornire una più ampia articolazione del tempo scuola che tenga conto della disponibilità di organico delle scuole e delle scelte delle famiglie. Questo per la scuola primaria. Per la scuola secondaria di I grado è previsto una riduzione delle ore obbligatorie di lezione da 32 a 29.
  • Dice Berlusconi che gli alunni saranno in media 18 per classe, al massimo 26. Nell'unica bozza di Regolamento che circola si dicono cose diverse: si aumentano i parametri minimi e massimi: 30 per le scuole medie superiori e 29 per le scuole medie inferiori, con un incremento fino al 10%. Questo significa arrivare anche a 33 alunni per classe
Io leggo a p. 18 la tabella contenente il rapporto alunni/classe così come rimodulato dello 0,40%: ivi dunque noto che nella scuola primaria il rapporto sarà di 19, per la secondaria di I grado di 21 e per la secondaria di II grado di 22. Questo si verificherà al termine del triennio, quando cioè il rapporto sarà completato nelle somme anno per anno di 0,2+0,1+0,1. Sinceramente non so dove la sinistra ha letto quei dati, ma d'altronde loro sono maestri nel taroccare i numeri, dunque nulla di nuovo sotto il sole.
  • Il decreto legge parla di maestro unico e non basta certo una battuta detta in conferenza stampa dal premier per trasformarlo in maestro prevalente.
Visto che il PD fa riferimento al piano programmatico per smentire Berlusconi, allora dovrebbe anche dire che nel piano programmatico si parla di "maestro prevalente" (vd. ad es. p. 11). La dizione "maestro unico" va spiegata nel senso di "figura unica di riferimento con cui l'alunno possa avere un rapporto costante e diretto" (vd sempre p. 11)
  • Falsi gli 87.000 licenziamenti dice Berlusconi. Sono purtroppo veri i licenziamenti di 87.000 insegnanti che lavorano da anni, ogni anno, con incarichi annuali nella scuola. (Essendo precari non vengono licenziati: vengono soppressi definitivamente i loro stipendi e i loro posti di lavoro). A questi 87.000 si aggiunge la mancata assunzione dei 75.000 precari già previsti nel piano del governo Prodi con copertura finanziaria)
La sinistra dimentica di dire che 47.000 di quegli 87.000 posti erano già stati tagliati dai provvedimenti del governo Prodi (in questo comunicato Unicobas orribile potete leggere tale dato poco prima di metà pagina, altro che assunzione prevista!). Questo purtroppo si deve all'utilizzo della scuola da parte della sinistra come ammortizzatore sociale: ha promesso posti di lavori inesistenti, li ha inventati di sana pianta ed ora purtroppo tanti precari allettati da promesse fantasma saranno costretti a prendersela in saccoccia. Tutto e sempre a causa della sinistra incapace e fannullona. Tra l'altro si parla di blocco del turnover e non di licenziamenti tout court... Ma non pretendo che la sinistra possa capire la differenza tra questi elementari concetti...
  • Non è vero neanche, come detto oggi, che in Italia il Rapporto docente/alunni è 1 ogni 9: nella pubblicazione la scuola in cifre dello stesso ministero dell'Istruzione nella tabella 1.3.3 pag 23 (pubblicata a settembre 2008) il rapporto è 1 ogni 11,1
Nel quaderno bianco sulla scuola redatto dal Governo Prodi a p. 190 si legge che gli insegnanti della scuola secondaria di I grado "con docenti di sostegno" hanno un rapporto di 9,5. Il totale italiano, sempre nel libro bianco del 2007, è segnalato a 9,3: quindi non è vero che Berlusconi mente, ma è proprio il PD a riportare dati falsi nel senso che gioca con diversi numeri... Inoltre, a p. 193 si dice che il rapporto alunni/insegnanti nella scuola secondaria di I grado è di 9,1, cioè esattamente quello che ha detto Berlusconi... La sinistra dunque non conosce neanche i numeri che essa stessa propina ai propri elettori. Inoltre, nel rapporto citato dal PD (e che si riferisce all'anno scolastico 2007 ed è stato pubblicato nel mese di luglio e non nel mese di settembre, il che significa che era in preparazione già ai tempi del Governo Prodi) si dice anche che la composizione delle classi è una delle più basse d'Europa, molto al di sotto della media europea: se l'Italia si allineasse ad essa, il risparmio in termini di personale e dunque di spesa sarebbe molto maggiore rispetto a quello previsto dall'attuale Ministro Gelmini.
  • Il maestro unico dovrà insegnare anche l'inglese perchè nel Piano programmatico (a pagina 19) viene previsto il taglio di 11.200 posti (4.000 già dal prossimo anno) di insegnanti specializzati di inglese. E viene previsto forse che con un corso di sole 150 ore il maestro unico dovrà specializzarsi anche nella lingua inglese
Beh si certo, per insegnare l'inglese ai bambini delle elementari serve un corso di formazione di 1000 ore, altrimenti un bambino di 6 anni come farà a diventare madre lingua ed a tenere conferenze programmatiche all'Univ. di Oxford? Con 150 di corso "serio" l'inglese lo si impara bene eccome, almeno da insegnare ad un livello elementare come quello richiesto appunto dalla scuola primaria. In un corso universitario di lingua (io ho frequentato quello di lingua tedesca, che è molto più difficile dell'inglese almeno all'inizio) in 120 ore ti portano al livello "quasi A2" e praticamente si fa il 90% della grammatica della lingua e degli strumenti di base "per sopravvivere". Le ore d'insegnamento previste in prima elementare sono 1, in seconda elementare sono 2, in terza, quarta, quinta elementare sono 3, cioè esattamente quelle oramai vigenti da diversi anni. In prima elementare dunque si studiano 30 ore di inglese all'anno. Tra l'altro sono previste formazioni aggiuntive a questo primo periodo... EDIT: leggasi anche "Il PD sulla scuola protesta contro se stesso".

11 commenti:

  1. secondo te tagliare i fondi alla ricerca, trasformare le università in fondazioni private ecc aumenta la competitività, l'efficienza!!!
    bravo complimenti tu si che hai studiato!!!!!

    RispondiElimina
  2. ma tu veramente credi, sei davvero convinto che il tizio che hai eletto abbia elaborato un serio programma per la riforma della scuola??? Ma non ci posso credere! Il rifiuto per una certa mentalità di sinistra, assistenzialista, antimeritocratica (rifiuto che condivido) è tale che non ti consente veramente di capire con chi hai a che fare? Al tizio non gliene frega niente della scuola e di tutto il sociale; non c'è alcun programma di lungo periodo; ha appositamente incaricato una poverina del '73, senza alcuna esperienza, proprio perchè non voleva un min. della pubblica istruzione
    aveva già programmato da tempo con Tremonti il taglio, che ora tenta di giustificare con quel becero decreto legge (di otto articoli) scritto coi piedi. Una roba così durante la famigerata prima repubblica non sarebbe nemmeno stata presentata in parlamento. Concludendo cosa stai a disquisire sul merito di questo schifo...ma pensi davvero che una riforma non dico intelligente (concetto opinabile) ma almeno seria, ossia ponderata e preparata in modo da porre rimedio agli sprechi e da fare progredire la scuola, migliorarla non sarebbe stata apprezzata da chi non ha votato il tuo presidente? La stragrande maggioranza di questa gente non è comunista (secondo la tua equazione sinistra/comunista/bambino bollito) ma è gente, informata, minimamente preparata, con senso civico, che crede profondamente nella meritocrazie e odia la clientela e si chiede dove cazzo sta finendo questo paese e come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto.

    RispondiElimina
  3. Risposta @antonio

    Bisogna cacciare i baroni, gli incompetenti, i rettori che hanno ridotto l'Università in questo modo. Siamo la peggiore Università del mondo perché i fondi sono stati utilizzati per finanziare gli stipendi. Tu invece immagino sei convinto che l'efficienza si ottenga soltanto aumentando i fondi: sei capace di portare un solo esempio che in Italia sia mai avvenuta una cosa del genere? 1 esempio, non ti chiedo di spremerti... Abbiamo il terzo debito pubblico del mondo proprio perché per decenni si è pensato che l'efficienza di ottenesse foraggiando a pioggia chiunque chiedesse con la mano aperta: ti pare un'Italia efficiente, al di là della scuola? Ti pare un'Italia che offra servizi degni delle centinaia di miliardi di euro spesi per gli stessi?
    Ah dimenticavo: la sinistra che oggi chiede più fondi in passato ha sempre tagliato anche lei...

    Risposta @Michelangelo
    Questo è la sinistra, tu sei lo specchio della sinistra: insulta e basta. Non è altro in grado di fare perché non pensa, insulta solo. Perché la sinistra ha distrutto la scuola e l'Università, l'ha trasformata in una sacca clientelare di assistiti, ed oggi scende in piazza per difendere lo status quo. La mentalità sindacalista che vede nella scuola la personale riserva di iscritti ha ridotto l'istruzione italiana ad essere una delle peggiori del mondo, e più si sale di livello più si peggiora.
    Tutti richiedono riforme più serie: idee, proposte, soluzioni in merito? Idee su come trovare nuovi fondi, proposte su come rifondare l'Università, soluzioni su come eliminare baronie e clientele? Dove sono? Dimmelo, dove sono, depositate in Parlamento? Presentate in qualche trasmissione televisiva? Sei in grado di elaborarne una tu? Conosci questo mondo tale da poterne elaborare una tua personale? Fallo e la pubblicherò e la metterò in evidenza... Una riforma che sia "seria" ed "intelligente", come chiedi tu agli altri, ovviamente...

    NB: se vuoi continuare a discutere evita le parolacce ed utilizza toni più civili...

    RispondiElimina
  4. "La sinistra"...mah. Ma cosa intendi esattamente con l'espressione "La sinistra" che continui ad usare? Sembra quasi che stai evocando una figura mitologica. Io ti consiglierei, invece, di parlare di "società civile"; società che è costituita sia da persone con idee conservatrici (importanti e proprie di una vera destra) sia da persone con idee progressiste (proprie di una sinistra seria). persone che condividono un nucleo di valori comuni ed indiscutibili, riassunti basilarmente nei principi costituzionali (di cui purtroppo attualmente si sta facendo scempio). "La sinistra non pensa..." (ti pregherei cortesemente di utilizzare toni più civili..); ma poi, aimè giù con una serie di affermazioni che più apodittiche non si può, tipiche proprio di chi non pensa: come "La sinistra" ha distrutto la scuola e l'università: 1) la scuola non è stata affatto distrutta; l'Italia può vantare di avere formato la propria migliore classe dirigente attraverso scuole pubbliche,di prim'ordine, come i licei classici statali, che educano all'approfondimento, alla critica e alla discussione come poche altre al mondo (e per di più sono gratuite); che affermazione conservatrice, questa, non ti pare? Non sembrerebbe proprio essere stata proferita dalla "La Sinistra"!
    2) Le Università se stanno male è solo colpa nostra che siamo stati in questi anni nè sinistra nè destra, ma abbiamo contribuito tutti a formare un groviglio di clientele varie; scuola e università sono un ns. prodotto sociale
    Riguardo alle Università ti ricordo cmq che il ns.tanto bistrattato paesello ha fior di facoltà scientifiche (ad esempio: Politecnico di Torino, di Milano) da cui escono fior di ingegneri e fisici; i famosi cervelli che poi fuggono (mai vista la puntata sui ricercatori di W l'Italia di Riccardo
    Iacona? Abbastanza illuminante al riguardo); questi che hanno studiato tra le macerie, si sono secondo te, formati da soli o li ha formati qualcuno? Abbiamo anche fior di medici e siamo all'avanguardia in molte specialità; Va beh mi fermo...adesso sono quasi sconfinando nello sciovinismo.
    3) Dici "scendono in piazza per difendere il loro status quo"...eh beh ..se fossi un ricercatore di Ingeneria del Pol. di Torino che ha contribuito ad inventare un microchip per far tornare a camminare la gente (cioè uno che, per intenderci, non fa le ricerche su Kant; per carità massimo rispetto anche per il filosofo, ma come utilità sociale siamo un pò distanti...) e guadagnassi la fantastica cifra di 800/1000 Euro al mese (non garantiti)...guai a chi me lo tocca il mio status quo di incredibile privilegio!!
    4) Dici "una riforma seria ed intelligente come chiedi
    tu agli altri ovviamente"..Agli altri? Mah...a chi la dovrei chiedere la riforma seria e intelligente, scusa??? Questi altri, si chiamano parlamento e governo (forse ti è sfuggito)e sono pagati da noi per proporci delle soluzioni decenti ai nostri problemi sociali; soluzioni che siano quanto meno coerenti con i programmi di governo che hanno esposto agli elettori in campagna elettorale...forse mi sbaglio, ma non mi sembra, che di questo stravolgimento della scuola siano stati fatti preventivamente partecipi gli elettori..non credi che sarebbe dovuto essere oggetto di discussione e approfondimento, visto che interessa tutti noi, e non imposto (quando fai un d.l. con una maggioranza schiacciante in parlamento, una legge la imponi) come neanche si trattasse di approvare il marchio d.o.p. della
    bufala campana??
    5) Idee su come trovare nuovi fondi? I fondi non si tolgono cmq alla formazione, alla cultura, all'istruzione. Nessun paese socialmente avanzato lo fa. Non scherza con il suo futuro. I fondi li aumenta. Si eliminano gli sprechi..non si cura un figlio -Università- con un handicap bastonandolo (Bersani, uno serio)
    ...sono belle parole da idealista? Non credo.Nuovi fondi:
    1) Lotta all'evasione; 2) Fine dei carrozzoni tipo Alitalia 3) Liquidazione di beni pubblici 4) Meno soldi alla casta per dirne solo alcuni ...

    RispondiElimina
  5. Michelangelo... uno dei commenti più demagogici che abbia letto nell'ultimo anno.

    DOvrebbero darti un premio ;-)

    RispondiElimina
  6. caro anonimo, ma sai cosa vuol dire demagogico? Te lo chiedo perchè sinceramente non vedo alcuna demagogia in quello che ho scritto...dove avrei secondo te tentato "di accattivarmi il favore delle masse con promesse di miglioramenti economici e sociali difficilmente realizzabili (Zingarelli)"..però questa definizione mi ricorda qualcuno. se me lo spieghi..

    RispondiElimina
  7. Cito:
    "l'Italia può vantare di avere formato la propria migliore classe dirigente attraverso scuole pubbliche,di prim'ordine, come i licei classici statali"
    Ti faccio notare che L'italia continua a perdere posizioni e competitività rispetto ai paesi più evoluti, si è fatta superare dalla Spagna e tra poco anche dalla Grecia proprio perchè ha una classe dirigente non all'altezza, classe dirigente che non viene selezionata in base al merito ma in base ad amicizie e corruzione e l'università ne è un esempio italiano. Sul fatto che le scuole pubbliche siano di prim'ordine, (a parte il fatto che non si può generalizzare) le recenti classifiche internazionali, che partono da criteri oggettivi di confronto, sulla preparazione dei nostri alunni ci mettono puntualmente agli ultimi posti. Se ciò è accaduto è perchè la scuola è diventata un'area di parcheggio di insegnanti in gran parte, troppa parte, incompetente, fatta entrare senza selezione (e questa è un operazione ideologica che niente ha a che vedere con l'istruzione).
    "Abbiamo anche fior di medici e siamo all'avanguardia in molte specialità"
    forse ti giunge nuova la parola malasanità, e pensare che si tratti di casi sporadici e non di un problema generalizzato della nostra sanità significa raccontarsi da soli delle favole (e crederci per di più)

    il punto 2) lo sottoscrivo in pieno dall'inizio alla fine, inoltre ci sono molte facoltà che sono punte di eccellenza, riguardo a lauree tecnico-scientifiche, tuttavia, e mi aggancio al punto 3) purtroppo occorre andare a vedere nel merito, cioè discriminare, sulle rimanenti facoltà. Me lo spieghi che se ne fa il paese della marea di laureati in scienze della comunicazione, lettere, filosofia, conservazione dei beni culturali che escono dalle nostre facoltà? Ha senso mantenere i finanziamenti per la ricerca di queste facoltà. Posso sbagliare, ma secondo me se tagli lì non credo che il paese ne soffrirà molto. Però appena si parla di merito, prestazioni, metri di valutazione per l'assegnazione di incentivi in questo paese si starnazza e si grida alla discriminazione ed allo sfruttamento. Che senso ha sfornare comunicatori se poi quello che devono comunicare è che siamo un paese arretrato nello sviluppo e sulla produzione?

    "quando fai un d.l. con una maggioranza schiacciante in parlamento, una legge la imponi": questa è la democrazia, bellezza, funziona proprio così, e quelli che governano e legiferano a maggioranza lo fanno perchè sono stati eletti apposta, eletti in base ad un programma e a delle linee guida esposte in campagna elettorale, votate e quindi accettate dagli elettori, lamentarsi che le cose vadano così non ha senso. Dei tagli se ne era parlato in campagna elettorale da entrambe le parti, Veltroni se è per questo voleva tagliare anche di più (è facile fare promesse che tanto sai di non dover mantenere perchè le elezioni sai già di perderle) ma non ha detto come.

    "I fondi non si tolgono cmq alla formazione, alla cultura, all'istruzione. Nessun paese socialmente avanzato lo fa." Ti do una notizia,
    un paese socialmente avanzato l'Italia non lo è più da un pezzo e gran parte di quella spesa è diventata, di fatto, improduttiva perchè non crea sviluppo neanche in prospettiva, è questa la cosa di cui ci si rifiuta di prendere atto.

    sui nuovi fondi qualche precisazione:
    1) lo puoi fare in maniera efficace se allo stesso tempo riesci a ridurre la pressione fiscale, sennò quello che afferri da una parte ti scompare dall'altra, ed adesso ridurre le tasse non è realizzabile senza far collassare le entrate
    2) carrozzoni statali? te ne cito alcuni di enormi ed inefficienti
    -pubblico impiego
    -sanità
    -istruzione
    a me sembra che si vada ad incidere proprio su questi, è anche per quest'ultimo che state (scusa se generalizzo) protestando

    3)Liquidazione di beni pubblici? sono d'accordo, probabilmente i privati li fanno fruttare meglio di quanto faccia lo stato, però quando ci prova Tremonti a farlo tutta la sinistra insorge starnazzando e dicendo che così si svende lo stato

    4) facile a dirsi, molto più difficile a farsi,
    sia da destra che da sinistra, è un nervo scoperto bipartizan: come chiedere ad un tacchino di andare in un forno il giorno del ringraziamento (negli usa)

    RispondiElimina
  8. La nostra scuola è tra le peggiori in europa!
    Al primo posto i finlandesi che guarda caso adottano severi criteri nella scelta degli insegnanti e che su 4000 partecipanti ai concorsi pubblici solo il 16% riesce a diventare insegnante. E' questo che ci vuole, serietà nello scegliere chi deve formare i nostri figli, e non dare le cattedre ai primi che passano o ai parenti. E' uno schifo!
    E le università sono il peggior covo di nepotismo e clienteralismo!

    RispondiElimina
  9. 1) Puoi farmi notare quello che vuoi, ma non hai capito quello che ho detto. stavo parlando di formazione scolastica pubblica e di vera classe dirigente che in Italia abbiamo avuto eccome; e poi non è tutto così, stai banalizzando e generalizzando; è un paese dove eccellenza e mediocrità convivono da sempre. Ci sono ottimi insegnanti che fanno passione il loro lavoro e offrono un servizio assolutamente professionale per due lire (ne ho un esempio diretto con i miei figli) e ci sono insegnanti pessimi. Ci sono ottimi magistrati, ottimi poliziotti e carabinieri (e quelli pessimi, vedi Bolzaneto), avvocati dello stato (per diventarlo devi farti due concorsi di una durezza mostruosa e stai in ballo sette anni, te lo dice un avvocato del libero foro); ottimi dirigenti pubblici che non sono andati avanti per raccomandazioni e che sono lo scheletro del nostro paese; formati da realtà some la s.s.p.a. (scuola superiore di pubblica amministrazione, che purtroppo non c'è più). ottimi agenti dei servizi segreti come Calipari ad esempio, in grado di dare anche la vita per lo Stato. Un pò di rispetto per questa gente; te lo dico per il qualunquismo con cui parli di inefficienza = pubblico impiego. Ma secondo te come si deve sentire tutte queste persone gente che ha, a quanto pare, la colpa di fare il proprio lavoro alle dipendenze dello Stato?

    2) La malasanità c'è ovunque, in tutti i paesi. solo che noi non tiriamo fuori la carta di credito per farci ricucire. e se vogliamo crepare andiamo in una bella clinica privata (dove i casi di malasanità sono certamente maggiori) e se, invece, vogliamo avere + chances di salvarci stiamo in un bel reparto pubblico di un ospedale iperspecializzato, che ha tutti i macchinari necessari (sto parlando del nord e del centro Italia ovviamente; la sanità del sud è quella di un altro paese, mica ho le fette di prosciutto sugli occhi); pubblico, quello che tu vorresti tagliare. ma tu un trapianto di rene in italia dove lo faresti? Alla clinica Santa Rita o al reparto di nefrologia del Policlinico di Milano, di Bergamo, Padova etc..? Pensa che lo fai senza assicurazione ed hai a disposizione dei luminari di fama internazionale in molti settori è quello a cui mi riferivo quando parlavo di avanguardia. Veronesi ti ricorda qualcosa. Lanzetta (primo trapianto di mano)?

    3) cioè, fammi capire, tu taglieresti le facoltà in base alla produttività? Ma non voti casa della libertà? Cioè se io ho un figlio che ama i classici vuole approfondirli per poi insegnarli, non può perchè la cultura umanistica, non è produttiva, non serve. Ma un laureato americano in cinema, serva solo per esperimenti genetici a tuo avviso?

    4) No questa è la tua idea di democrazia bellezza. Non certo la mia. Quando una riforma coinvolge l'intera società non la si fa a colpi di decreto (provvedimento, peraltro, giustificato unicamente da ragioni d'urgenza e di carattere meramente esecutivo). Nessuno del p.d. aveva parlato di tagli alla scuola in campagna elettorale; cosa stai dicendo???

    5) Ma lo dici tu che l'Italia non è paese avanzato. E anche se non lo fosse, cosa fai non investi sul futuro del tuo paese??? Ma allora non sei un presidente imprenditore...

    RispondiElimina
  10. Miannon, il tuo commento mette tristezza perchè presuppone una mente che si è adattata al peggio e spera ancora che ci sia il mago (B., il mercato) a tirarci fuori dai guai. Ti annuncio che il mercato si sta seppellendo da solo in questi giorni, se non te ne fossi accorto, che gli sprechi maggiori di denaro pubblico ci sono quando i servizi sono appaltati ai privati e che B. naviga a vista usando tutto il suo carisma di grande imbonitore.
    Quanto al resto c'è un equivoco di fondo: non stiamo parlando di una riforma ma di semplici tagli di spesa, così come avviene per la sanità, la sicurezza e la giustizia. Al governo non importa un fico secco dello sviluppo di questo Paese, continua a riproporre un modello vecchio e superato. Forse perchè essere governati da un 72enne non è il modo migliore per andare verso il futuro.

    RispondiElimina
  11. Pregherei gli utenti anonimi di firmare i propri interventi, altrimenti sarò costretto a disabilitare questa funzione.

    Al mio amico Michelangelo non rispondo perché in questo post si parla di riassetto della scuola: non esiste nessuna riforma, la legge della Gelmini non tocca neanche di striscio le università (le SIS sono altra cosa, e servono a coprire un obbrobrio giuridico del Governo Prodi).
    I tagli che riguardano l'Università sono pertinenti al DPEF e non sono oggetto di questo post: se volete discutere dei tagli all'università troverete molto materiale su questo blog, non mi costringete a chiudere i commenti in questo post per intemperanza degli utenti.

    Rispondo solo velocemente ad un punto: tutte le tue proposte sono bellissime e condivisibili. Peccato che si tratta di proposte sulle quali non è possibile svolgere una manovra finanziaria. La scadenza del 2011 non è tra 20 anni, ma tra 2. Dici che gli altri Paesi non tagliano la cultura e la formazione: bene, quali altri Paesi hanno il terzo debito pubblico del mondo? Quali altri Paesi pagano 70 miliardi di euro di interessi sul proprio debito pubblico? Non so se mi spiego, 70 miliardi di euro che potrebbero essere investiti invece di essere buttati in questo modo... Prima si abbatte il debito pubblico, prima si riparte...

    NB: il PD non aveva proposto tagli alla scuola. Il PD ha promesso di tagliare 37 miliardi (più di quelli tagliati da Tremonti), da qualche parte deve prenderli. Cmq il Governo Prodi, cioè gli stessi governanti confluiti nel PD, di tagli alla scuola ne hanno fatti eccome...

    RispondiElimina